Nascita dell’Islanda
La nascita dell’Islanda avviene nel 930, con la fondazione dello Stato Libero d’Islanda, successiva alla formazione dell’Alþingi, il parlamento islandese (e il più antico del mondo) e terminante con l’annessione alla Norvegia nel 1262. Al tempo, la popolazione islandese era composta principalmente da immigrati norvegesi, scappati dalla nazione, unificata sotto Harald I.
L’Islanda non aveva un’autorità principale e l’amministrazione statale era affidata all’Alþingi, mentre il territorio era diviso in goðorð, che tuttavia non erano entità territoriali, ma solo clan di appartenenza a scelta individuale e quindi, teoricamente, con la possibilità di cambiarlo in qualunque momento. Essi erano governati da un goði e la carica era di proprietà individuale: poteva essere venduta, regalata, comprata ecc.
Con una discussione fra membri di due goðorð, era necessario un organo superiore all’Alþingi. Si riuscì in parte a calmare le faide, ma comunque, il Parlamento poteva agire rapidamente: infatti nel 1000, anno della Cristianizzazione dell’Islanda, impose a tutti gli islandesi il battesimo e proibì, prima solo pubblicamente, poi anche privatamente, la celebrazione di riti pagani.
Nel 1117 le leggi vennero messe per iscritto: questa raccolta fu successivamente chiamata Grágás (Leggi dell’oca grigia).
Tutti i membri di un goðorð dovevano prestare per esso servizio militare, la gerarchia dell’esercito era basata sulla condizione sociale e sull’equipaggiamento.
L’organizzazione militare era sul modello anglosassone e la tradizione militare seguì da vicino quella norvegese. Le divisioni islandesi erano maggiormente composte da fanteria, e non sono ricordate truppe con armi d’assedio o cavalleria.
Durante la Guerra Civile Islandese, si combattevano battaglie con meno di 1000 soldati con una mortalità del 15%: infatti massacrare un esercito sconfitto era un disonore.
Con questa guerra civile, già preceduta da contrasti interni, era evidente che l’Alþingi aveva sempre meno potere e il re di Norvegia Haakon IV iniziò a fare pressioni fino a che, completamente spogliato della sua autorità, l’Alþingi firmò il Vecchio Patto (Gamli sáttmáli) nel 1262 e l’Islanda venne annessa alla Norvegia. Così finisce la storia dello Stato Libero d’Islanda.