Il Patto Tripartito
Il Patto Tripartito (detto più comunemente Asse Roma-Tokyo-Berlino) fu un accorto firmato fra Germania, Italia e Giappone al fine di riconoscere le aree di influenza in Europa e Asia. Ufficiosamente la divisione era: Europa per la Germania, il Mediterraneo per l’Italia, l’Estremo Oriente per il Giappone.
Di seguito, il contenuto esatto del patto:
«I Governi dell’Italia, della Germania e del Giappone, considerando come condizione pregiudiziale per una pace duratura il fatto che tutte le nazioni del mondo debbano avere il posto che a ciascuna spetta, hanno deciso di sostenersi e di cooperare l’uno con l’altro nell’azione che rispettivamente svolgono nella più grande Asia orientale e nella regione d’Europa, ove è loro principale scopo quello di stabilire e di mantenere un nuovo ordine di cose inteso a promuovere la reciproca prosperità e il benessere dei popoli interessati.» «È inoltre desiderio dei tre Governi di estendere tale cooperazione a quelle nazioni, in altre sfere del mondo, che siano disposte ad adoperarsi, seguendo direttive simili alle loro, affinché possano così essere realizzate le aspirazioni fondamentali per una pace mondiale.
In conformità a ciò i Governi d’Italia, della Germania e del Giappone hanno concordato quanto segue:
Art. 1. Il Giappone riconosce e rispetta il compito direttivo dell’Italia e della Germania per lo stabilimento di un nuovo ordine in Europa.
Art. 2. L’Italia e la Germania riconoscono e rispettano il compito direttivo del Giappone nello stabilimento di un nuovo ordine nella più grande Asia orientale.
Art. 3. Germania, Italia e Giappone concordano di collaborare insieme ed unire i loro sforzi secondo le linee suddette. Esse inoltre si impegnano ad aiutarsi vicendevolmente con tutti i mezzi politici, economici e militari di cui dispongono qualora una delle tre Nazioni firmatarie di questo accordo venisse attaccata da una potenza attualmente non coinvolta nella guerra in Europa o nel conflitto Cino-Giapponese.
Art. 4. Allo scopo di rendere operativo questo Patto, commissioni tecniche congiunte, i cui membri verranno nominati dai rispettivi Governi di Germania, Italia e Giappone, si riuniranno al più presto.
Art. 5. Germania, Italia e Giappone congiuntamente dichiarano che i termini del presente accordo non influenzeranno in alcun modo le relazioni politiche attualmente esistenti tra ciascuna delle tre potenze firmatarie e la Russia Sovietica.
Art. 6. Il presente Patto, dopo la sua firma, entrerà in vigore con effetto immediato e avrà la durata di 10 anni a partire dalla data in cui verrà sottoscritto. Prima della scadenza di tale termine, le parti contraenti si incontreranno per negoziarne il rinnovo.
In fede, i sottoscritti regolarmente autorizzati dai loro rispettivi governi, hanno firmato questo patto e hanno apposto qui le loro firme.
Fatto in triplice copia a Berlino, il 27º giorno di settembre 1940, 19º anno dell’era fascista, corrispondente al 27º giorno del 9º mese del 15º anno dello Showa (il regno dell’Imperatore Hirohito).»
Il patto fu firmato dai rappresentanti dei tre paesi: Ribbentrop (Germania), Ciano (Italia) e Kurusu (Giappone).
Vengono ora riportati i paesi che firmarono il patto nei mesi seguenti (in ordine cronologico):
– Ungheria (20 Novembre 1940)
– Romania (23 Novembre 1940)
– Slovacchia (24 Novembre 1940)
– Bulgaria (1° Marzo 1941)
– Jugoslavia (25 Marzo 1941)
– Stato Indipendente di Croazia (15 Giugno 1941)
Altre nazioni del Patto che, però, non furono firmatarie sono alleati del Giappone (Thailandia) o suoi stati fantoccio (Manciukuò e Repubblica di Nanchino).