Calendario Ebraico
Il Calendario Ebraico è un calendario Lunisolare (basato sia sul Sole che sulla Luna). È composto da 12 o 13 mesi, che hanno 29 o 30 giorni. I nomi dei mesi provenivano dal Babilonese, con cui il popolo ebraico venne in contatto nel VI secolo a.C.
I mesi non avevano durata fissa, ma erano basati in base a quando si vedeva una Luna Nuova. Successivamente, il matematico Maimonide stabilì un criterio matematico per la fissazione dei mesi.
Attualmente, il calendario è usato all’interno dello stato di Israele, dove, sulle carte d’identità, vengono riportati il calendario ebraico e il gregoriano. La stessa legislazione statale permette liberamente l’utilizzo di uno o dell’altro calendario.
Come per gli anni, che hanno durata differente per pareggiarsi all’anno solare, anche i mesi sono così, infatti si alternano mesi di 30 giorni a mesi di 29 giorni.
Negli anni embolismici (il 3º, il 6º, l’8º, l’11º, il 14º, il 17º e il 19º anno del ciclo metonico, basato su 19 anni) viene aggiunto il mese, messo come 7°: Adar Sheni.
Nel calendario ebraico, il dì inizia al tramonto, come riportato anche nell’Antico Testamente:”…e fu sera e fu mattina, secondo giorno” (Ge. 1:8), ma ci sono discussioni sull’esatto inizio: se al tramonto o all’apparizione delle prime tre stelle in cielo. Il giorno è diviso in 24 ore, ogni ora è divisa in 1080 parti.
Il Calendario Ebraico parte il 6 Ottobre del 3761 a.C., anno ottenuto con calcoli riguardo alla data della creazione, riportata sulla Bibbia.
(Attualmente, dovrebbe iniziare il mese ebraico di Tishrì dell’anno 5777)