Tregua di Natale del 1914
Il 25 Dicembre 1914 circa 100.000 truppe fra inglesi e tedeschi furono coinvolte, pur senza nessun accordo ufficiale, in una serie di tregue spontanee su tutto il fronte delle Fiandre. Già dalla notte della vigilia, dei soldati tedeschi iniziarono ad “addobbare” la propria trincea, a porre candele, a decorare gli alberi circostanti la zona di Ypres e a cantare canzoni natalizie. Poco dopo, gli inglesi risposero ai canti , successivamente, iniziarono a uscire dalle frontiere soldati di una e dell’altra parte per incontrarsi nella terra di nessuno e scambiarsi piccoli doni come cibo, tabacco, bottoni ecc.
In molti casi, i festeggiamenti proseguirono anche la mattina della vigilia. Il gelo indurì la terra e disperse l’odore di cadavere: a questo punto i soldati uscirono dalle trincee per scattare foto e, nei casi di fraternizzazione più stretta, per improvvisare partite di calcio fra soldati.
La tregua fu un’occasione per recuperare i cadaveri e dare loro degna sepoltura anche con cerimonie comuni. Quel giorno, l’artiglieria rimase muta e, in generale, non si verificarono grandi combattimenti in quel periodo dell’anno. Agli antipodi abbiamo alcune trincee in cui i combattimenti proseguirono come ogni altro giorno e dall’altro lato tregue durate fino a Capodanno.
Un testimone degli eventi, Bruce Bairnsfather riporta così quella giornata:
“Non dimenticherò quello strano e unico giorno di Natale per niente al mondo… Notai un ufficiale tedesco, una specie di tenente credo, ed essendo io un po’ collezionista gli dissi che avevo perso la testa per alcuni dei suoi bottoni [della divisa]… Presi la mia tronchesina e, con pochi abili colpi, tagliai un paio dei suoi bottoni e me li misi in tasca. Poi gli diedi due dei miei bottoni in cambio… Da ultimo vidi uno dei miei mitraglieri, che nella vita civile era una sorta di barbiere amatoriale, intento a tagliare i capelli innaturalmente lunghi di un docile “Boche”, che rimase pazientemente inginocchiato a terra mentre la macchinetta si insinuava dietro il suo collo”.
Altri testimoni affermano che non avrebbero mai creduto a una scena del genere se non l’avessero vissuta per davvero: con canti che univano tutti i soldati indistintamente.
La stampa si fece attendere a diffondere questa notizia, ma il 31 Dicembre il New York Times diffuse la notizia delle numerose tregue del fronte europeo e successivamente, la stampa inglese pubblicò foto e resoconti, approvando quanto fatto dai soldati. La Francia, grazie alla forte censura, diffuse solo resoconti certi dei soldati al fronte e venne ristampato un avviso secondo cui la fraternizzazione col nemico era considerato tradimento. In Germania si condannò l’evento e la diffusione più smorzata.
Solo da Gennaio, tutti i resoconti tendevano a minimizzare la portata dell’evento.
Con questo articolo, la redazione di Abraccettoconlastoria, formata da Pierino e EnderGhost, vi augura un buon Natale e delle buone vacanze 🙂