Trattato di Alcáçovas

Il trattato di Alcáçovas fu un accordo firmato il 6 Marzo 1480 da Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona, ma già firmato il 4 Settembre 1479 da Alfonso V di Portogallo. Esso pose fine alla Guerra di successione castigliana e fu il primo passo per la ripartizione delle sfere atlantica e africana di Portogallo e Spagna, ancora in formazione.
Questo trattato è integrato nelle cosiddette Mediazioni di Moura (Tercerías de Moura in spagnolo), firmate lo stesso giorno nella città portoghese di Moura, formate a loro volta da una serie di articoli:
-Sovranità riconosciuta della Spagna sulle Canarie e del Portogallo su Azzorre, Madera, Guinea, Regno di Fez (circa odierno Marocco) e isole di Capo Verde.
-Rinuncia al trono castigliano di Alfonso V di Portogallo, con implicito riconoscimento di Isabella come sovrana.
-Rinuncia di Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona al trono di Portogallo.
-Destino di Giovanna Enriquez (detta la Beltraneja), consorte di Alfonso V e regina di Castiglia, in caso di abbandono del convento dove voleva ritirarsi
-Contratto matrimoniale fra Giovanni, erede al trono spagnolo, e Isabella, erede al trono spagnolo.
-Perdono generico verso tutti i Juanisti, sostenitori di Giovanna nella guerra, che avevano combattuto contro Isabella.
Il papa Sisto IV confermerà nel 1481 le clausole di questo trattato con la bolla Aeterni Regis.
Con questo trattato, viene per la prima volta nella storia stabilito il colonialismo: ovvero il fatto che gli europei possano dividere il resto del mondo in “zone di influenza” e di poter conquistare altre parti del mondo senza tenere conto dei popoli nativi.
Questo trattato può essere considerato il predecessore di ogni trattato di spartizione coloniale, come il Trattato di Tordesillas del 1494,la Conferenza di Berlino del 1884 e l’accordo Sykes-Pico del 1916, che durerà fino alla decolonizzazione del 1900.