L’astrologia nel Medioevo

Le origini dell’Astrologia risalgono alla notte dei tempi.
Era studiata da egizi, romani e greci ma anche da altre popolazioni tutte con un’interpretazione diversa delle stelle.
L’astrologia nel Medioevo
Fu solamente nel Medioevo, specialmente con il Sommo Poeta Dante Alighieri, che l’Astrologia raggiunse l’apice della popolarità.
Infatti, a cavallo tra l’XI e XII secolo, l’Astrologia iniziò a rappresentare una somma tra religione, filosofia e scienza.
L’uomo d cultura non poteva esimersi dallo sbrogliare l’intricata matassa delle costellazioni e iniziò a studiare il cielo con occhi “moderni“, grazie anche all’ausilio di astrolabi (per conoscere la posizione delle stelle e del sole) e gli equatori (che servivano per segnalare i pianeti).
Ai tempi di Dante vigeva incontrastata la concezione Tolemaica, secondo la quale la Terra era al centro dell’universo. Lo stesso poeta tende a rafforzarne la posizione descrivendo, nel Paradiso, come Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Saturno, Giove, Stelle Fisse giravano attorno alla Terra.
Come sappiamo, durante il Medioevo, andare a contrastare le teorie approvate ufficialmente dalla Chiesa poteva anche voler dire rogo, e la stessa conciliazione tra Dio ed Astrologia può risultare assai complessa.
Ma il solito Dante affida la spiegazione della questione a Lombardo che nel XVI del Purgatorio afferma che:
“non dico tutti, ma posto ch’io ‘l dica,
lume v’è dato a bene e a malizia,
e libero voler; che , se fatica,
nelle prime battaglie col ciel dura,
poi vince tutto, se ben si notrica.
A maggior forza ed a miglior natura
liberi soggiacete; e quella cria
la mente in voi, che il ciel non ha in sua cura”
Con queste parole, l’autore, ci vuole dire che conoscere le stelle significa togliersi dalla possibilità di farsi influenzare: esse non determinato la vita dell’uomo, ma possono indicarla.
In questo modo, Dante non contravveniva in modo alcuno ai dogmi di Roma e questo “sdoganò” la figura dell’astrologo, che spesso trovava lavoro nelle corti più importanti.
E pensare che è lo stesso Dante a ringraziare le stelle per il grande intelletto che gli hanno concesso!
La vicenda di Giovanni da Toledo
Particolarmente interessante è la vicenda di Giovanni da Toledo, il quale annunciò una calamità naturale a causa di una congiunzione astrale nel segno della Bilancia.
Durante San Silvestro, Anno del Signore 1185, moltissime città italiane, tedesche, francesi e anche spagnole furono colpite da una catastrofe fatta di: terremoti, vento fortissimo, temporali violentissimi. Ci furono una serie di enormi disagi per le popolazioni, che si dovettero proteggere in grotte e caverne.
Controindicazioni dell’astrologia
Guai a “sporcare” la dottrina cattolica con l’astrologia! Cecco d’Ascoli, professore di Bologna, fu condannato al rogo perchè decise di…farsi mago. Sarà solamente nel XV secolo, con le fondamentali scoperte di Galileo e Keplero, che cambiò la concezione dell’Universo e dell’uomo e, Isacco Newton, a Cambridge inizierà gli studi di fisica proprio in quanto solleticato dall’Astrologia.
Fonte: http://www.sguardosulmedioevo.org/2015/07/lastrologia-nel-medioevo.html

Appassionato di storia e informatica.
Fondatore del progetto “A braccetto con la Storia”.