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Medioevo: chiariamo il secolo buio

A Braccetto con la Storia

Medioevo: chiariamo il secolo buio

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Sentiamo spesso parlare del Medioevo come epoca buia, di regressione sociale e culturale. Ma siamo sicuri sia andata veramente così?

Umberto Eco, uno dei massimi intellettuali italiani del Novecento e grande studioso di questa età, nella sua introduzione a Historia. Il Medioevo, di Federico Motta Editore, mette in guardia dal cadere in questi cliché.

 

Historia - Il Medioevo, di Uberto Eco

HISTORIA, Il Medioevo. Di Umberto Eco.

Un’epoca lunga e complessa

Iniziamo chiarendo che, il Medioevo, è stato periodo molto lungo, durata più di un millennio (1016 anni, se vogliamo essere precisi).

È impensabile che, in un periodo così lungo, non vi siano stati mutamenti nella cultura, nelle scienze e nel modo di ragionare degli uomini e delle donne. E’ proprio a questo secolo, inoltre, che attribuiamo alcune invenzioni fondamentali.

 

Suddivisione

Iniziamo con un piccolo appunto che ci sarà utile per la comprensione dei prossimi paragrafi: suddividiamo convenzionalmente il Medioevo in due “sotto epoche”:

  • l’Alto Medioevo, dal 476 d.C., anno della caduta dell’Impero Romano d’Occidente, all’anno Mille;
  • il Basso Medioevo, dall’anno Mille al 1492, anno della scoperta dell’America.

Nota bene:

  1. l’anno Mille è usato un po’ come sparti acque in questa epoca. Si tratta dei cicli del cristianesimo: la credenza dell’attesa del regno di Cristo in terra e  del giudizio finale, che sarebbe avvenuto dopo 1000 anni dalla sua morte (anno Zero, per i Cristiani) quindi nel Mille. Questo meccanismo è detto anche chiliasmo o millenarismo.
  2. l’etimologia della parola Medioevo è /Me·dio·è·vo/, dal latino moderno medium aevum, ‘età di mezzo’. Essendo stato, per molti studiosi e letterati (vedi gli Illuministi), quest’epoca è semplicemente una transizione tra due epoche auree per cultura e scoperta.

[…] la vittoria della ragione sull’ignoranza e per questo dall’illuminismo viene condannato in blocco il medioevo come età di fanatismo e oscurantismo religioso mettendo da parte gli aspetti positivamente culturali di quel periodo. […]

Fonte: Wikipedia

 

L’Alto Medioevo

Torniamo al discorso, precedentemente interrotto, sulla vivacità culturale del Medioevo.

Nell’Alto Medioevo, per esempio, nei secoli in cui si afferma la civiltà romano-barbarica, sorgono le lingue che parliamo ancora oggi. Le città più importanti inoltre facevano a gara per realizzare cattedrali sempre più belle: il risultato sono i capolavori dell’arte e dell’architettura che possiamo osservare ancora oggi.

 

Il Basso Medioevo

Malgrado questa fioritura culturale, la vita quotidiana degli uomini prima dell’anno Mille è segnata dall’insicurezza.

Le cose cambiano a partire dal X secolo, quando le innovazioni nell’agricoltura, favoriscono una nuova crescita demografica.

Nel Basso Medioevo viene perfezionato l’aratro e fanno la loro comparsa i ferri per i cavalli, importati intorno al 900 dall’Asia.

Una vera e propria rivoluzione investe, inoltre, la navigazione: strumenti antichi come l’astrolabio vengono migliorati, mentre viene introdotto sulle navi il timone cernierato posteriore, che permette di orientare la nave senza subire gli effetti delle onde. Sempre a questi secoli dobbiamo un’invenzione ancora oggi utilissima e diffusissima: gli occhiali.

 

La verità sull’oscurantismo medievale

Non è nemmeno vero che l’uomo medievale avesse una visione cupa della vita. Per sfatare questo mito, basterebbe visitare una cattedrale gotica e riflettere sull’importanza che hanno la luce e il concetto di bellezza nel pensiero di quei secoli.

Gli intellettuali medievali inoltre non ignoravano le opere e le conquiste scientifiche dell’Antichità, e non pensavano certo che la Terra fosse piatta. Anzi, questa è stata un’epoca di grandi viaggi: si pensi alle esplorazioni dei Vichinghi, alle vie dei pellegrini per Gerusalemme o Santiago de Compostela, ai viaggi di Marco Polo oppure alla fioritura dei commerci delle Repubblica Marinare.

Il Medioevo fu quindi un’epoca complessa e ricca di sfaccettature. I volumi di Historia dedicati al Medioevo e curati da Umberto Eco per Federico Motta Editore costituiscono una grande opera, imprescindibile per scoprire quanto dobbiamo a questi secoli cosiddetti “bui”.

 

Fonte: http://www.mottaeditore.it/2017/06/che-cosa-il-medioevo-non-e/

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