info[at]abraccettoconlastoria.com

Pio IX: quando neanche i morti possono stare in pace.

A Braccetto con la Storia

Pio IX: quando neanche i morti possono stare in pace.

0
(0)

Se ci mettiamo a pensare ai nomi che hanno segnato la storia del nostro Paese, quello di Pio IX è sicuramente uno dei più importanti.

Salito al soglio di Pietro nel 1846, visse negli anni più caldi del Risorgimento italiano, pensiamo ai moti rivoluzionari del 1848, alle Cinque giornate di Milano o all’istituzione della Repubblica Romana, che lo costrinse all’esilio per diciassette mesi.

Manifesto della Repubblica Romana
Manifesto della Repubblica Romana

La questione romana

Un papa “prigioniero politico”

Il 17 marzo 1861 viene proclamato a Torino il Regno d’Italia e, di conseguenza, nasce la Questione romana.

Con la caduta di Roma, il pontefice di dichiarò prigioniero in Vaticano e fece ricorso a una delle poche armi che gli erano rimaste: l’enciclica.

Approfondimento consigliato

Leggi il nostro articolo sulla Presa di Roma per comprendere a pieno gli argomenti trattati di seguito!

Episodio del Podcast

Se preferisci, puoi ascoltare l’approfondimento sotto forma di episodio del nostro podcast

Emanando la Non Expedit, il pontefice inflisse un grave danno alla politica italiana: impedendo ai cattolici di votare, le ripercussioni sulla vita politica del neonato regno furono assai ingenti.

Morte e cerimonia

Passato a miglior vita il 7 febbraio 1878, Pio IX venne sepolto, come da prassi, in Vaticano.

Nel testamento lasciò però indicato come luogo della sepoltura la Basilica di San Lorenzo al Verano, fu quindi organizzata una cerimonia nella notte tra il 12 e il 13 luglio, per il trasporto della salma.

Seppur fosse noto l’astio provato nei confronti dell’ex pontefice dai gruppi anticlericali romani, il governo non organizzò nessun cordone di sicurezza: infatti, non si voleva far passare l’immagine di uno stato che protegge colui che ne ha rallentano l’unificazione. L’altra faccia della medaglia è che le autorità ecclesiastiche non dispiegarono le guardie della sicurezza vaticana perché sarebbe stato un implicito riconoscimento (possiamo intenderlo anche come un tacito consenso) della legge delle Guarentigie, che le aveva istituite.

Così i gruppi anticlericali ebbero vita facile: alcuni manifestanti attaccarono il corteo sassi e bastoni al fine di impossessarsi della salma di Pio IX per poi buttarla nel Tevere.

Al fiume il papa porco!” gridarono, mentre i fedeli rimasero per lo più passivi.

Fu mobilitata la polizia e richiamato l’esercito. I tumulti durarono qualche ora, ma la salma era salva e potè concludere il suo ultimo viaggio verso il Verano con relativa tranquillità.

Le conseguenze

Sul piano internazionale l’Italia non ottenne di certo delle lodi, anzi, apparve come un Paese in cui fosse possibile oltraggiare e tentare il furto delle salme.

Il governo Depretis decise di arginare i danni rimuovendo il prefetto di Roma dall’incarico e rispondendo alle numerose interrogazioni parlamentari sulla vicenda.

Dal canto suo, il ministro degli Esteri dovette inviare una lettera a tutte le monarchie europee per chiarire l’accaduto.

Grazie per aver letto questo articolo!

Ricordati che, se ti è piaciuto, puoi condividerlo con i tuoi amici, lasciare un commento e votarlo con le stelline presenti a inizio pagina.
A presto con un nuovo viaggio… a braccetto con la storia!

Fonti:

  • https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Pio_IX#La_morte_e_la_traslazione_della_salma

    Ti è piaciuto questo post?

    Fai click sulle stelline per votarlo!

    Average rating 0 / 5. Voti totali: 0

    Ancora nessun voto. Sii il primo!

    Se hai trova questo post interessante...

    Seguici sui social!

    Ci dispiace che questo post non ti sia piaciuto....

    Aiutaci a migliorare!

    Come possiamo migliorare questo articolo?

     

    Lascia un commento

    Ehi, come va?
    Lo sai che ti stai perdendo un sacco di cose interessanti?
    ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER PER NON PERDERTI NEANCHE UN CONTENUTO!
    Ehi, come va?
    ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER PER NON PERDERTI NEANCHE UN CONTENUTO!