Lo schiaffo di Anagni

Care lettrici e cari lettori, benvenuti al primo appuntamento della terza stagione di “A braccetto con la storia“. Quale modo migliore per iniziare questo percorso se non offrendovi una visione a 360° del nostro progetto?
Oggi, 7 settembre, ricordiamo lo “Schiaffo di Anagni”, evento di cui parleremo approfonditamente nei prossimi paragrafi di questo articolo ma anche su tutte le altre nostre piattaforme.
Eh sì, come grande inizio abbiamo deciso di parlare dello stesso argomento su abraccettoconlastoria.com, su Telegram, su Instagram e su tutte le piattaforme di podcasting dove siamo presenti.
L’intero Team si è messo all’opera per produrre un contenuto fruibile ovunque con diverse sfaccettature: ora sta a voi scoprirle tutte!
Buona lettura e buon viaggio… a braccetto con la storia!
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Il contesto storico: la lotta tra potere temporale e spirituale
C’era una volta…la nostra cara Italia, che nel XIV secolo era sconvolta da tante lotte intestine. Piccole, vero, ma tante! Le lotte per le investiture, i Comuni, le città marinare, i guelfi e i ghibellini… La più aspra fu proprio quella che vide contrapposti in campo i due poteri più “forti” dell’epoca, quello temporale e spirituale. Il primo, riferito all’amministrazione dei beni fisici, dei terreni, del lavoro, e tutto ciò che ruota intorno a questi ambiti. Il secondo, invece, riferito all’anima, alle “cose di lassù”, come ci dice San Paolo.
Il problema sorse proprio in seno alla comprensione di questi due poteri: il Re (soprattutto, come si leggerà, Filippo IV il Bello) e il Papa si contendevano la superiorità del loro legittimo potere. Il sovrano temporale dichiarava che, dovendo amministrare i beni temporali e quindi anche la parte “visibile” dell’ente religioso, allora il suo potere temporale fosse superiore a quello papale, che di contro affermava la sua superiorità poiché legittimato da Dio, per divina e diretta vocazione. Dovendo gestire la parte “invisibile” dell’uomo e della Chiesa, a cui la parte visibile è strettamente legata, Egli era legittimato a ritenere superiore il suo potere spirituale.
Questa guerra, conclusa con il famoso “schiaffo” di Anagni, portò poi, dopo altre vicende e un Conclave davvero difficile alla cattività avignonese, nel 1309.
Grazie per la lettura!
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